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Considerazione – Monumento Istituto San Gaetano Vicenza

Considerazioni da me effettuate durante la costruzione dell’opera “Lavoro, Dignità, Tempo” in onore di don Ottorino Zanon, opera eseguita con la collaborazione dell’Associazione ex – allievi I.S.G.

E’ mia opinione che l’uomo sia innanzitutto un gran presuntuoso. Lui crede di sapere tutto, ma deve rendersi conto che ciò che sa lo deve solamente a un fatto di diottrie.

Infatti crede a quello che vede e molte volte inventa anche qualcosa al solo scopo di sorprendere e di aumentare la stima che gli altri hanno di lui.

Ed io sono caduto proprio in questa presunzione.

sull’opera che sto facendo in onore di D. Ottorino Zanon volevo dipingere sull’ingranaggio a 24 denti degli scorci di universo, ma non dell’universo conosciuto dai telescopi o dalle riprese dei vari aggeggi spaziali che gironzolano nel sistema solare, bensì di un universo non conosciuto, di quello che immagino io, ed è qui che nasce la mia grande presunzione, come posso io dipingere una cosa che immagino quando questa cosa esiste già e ha una sua struttura ben definita?

Sarebbe stato come falsificare un’opera del Grande Costruttore, sarebbe stato solo un’infame copia di ciò che è l’immenso.

Allora ho deciso di coprire quel dipinto con il nero, colore che più si addice alla mia conoscenza dell’universo e ho lasciato al fuoco l’onere di creare delle immagini casuali che rappresentino una piccola parte di universo.

E il fuoco ha dipinto sul metallo molto meglio di me, e senza aver fatto nessuna ricerca.

PS: L’arte non può essere pura ricerca dell’intelletto, ma è piuttosto, all’origine, magia, ossia rapporto dell’artista con la natura e con il mistero infinito delle origini.

  1. Il puzzle in ottone alla base dell’opera rappresenta l’uomo, don Ottorino, fisicamente piccolo nei confronti dell’universo, ma parte integrante dello stesso, riesce spiritualmente e materialmente dove altri falliscono, perché ha capito che un’idea per quanto grandiosa essa sia, può materializzarsi solo con un apporto di altri collaboratori che siano convinti dell’ideale.
  2. I puzzle in ceramica rappresentano un individuo che fa parte dell’insieme. Ha un suo posto preciso, come ogni cosa esistente. Nel momento in cui l’individuo con la sua personalità e con il suo carattere, sia esso docile, impulsivo o graffiante, si mette al suo giusto posto insieme ad altri, riesce facilmente a edificare una struttura imponente con sforzi relativamente bassi. Ecco il motivo per cui i puzzle sono colorati e fatti a mano, simili ma diversi uno dall’altro, a creare nell’insieme un colore e una forma ben definita.
  3. Il vetro rappresentante il mondo e l’istituto. Sembra un’immagine retorica, ma, se pensiamo che il materiale usato è il vetro, la retorica crolla, perché fisicamente il vetro non è un solido ma una sostanza liquida, quindi simboleggia il continuo movimento dell’Istituto, non perciò la staticità di una grossa struttura, ma l’elasticità che solo un corpo composto da tante piccole parti può dare.
  4. L’ingranaggio orologio a 24 denti. L’ingranaggio è una parte di un meccanismo. E’ la parte più importante perché consente il movimento. E’ sufficiente la rottura di un ingranaggio per bloccare un’intera catena di produzione. Ho scelto infatti come forma l’ingranaggio e come materia il ferro, perché deve essere un elemento forte e perfetto che permetta alla struttura in movimento di funzionare senza intoppi. Il ferro è stato inoltre scelto anche a ricordo di quella preghiera “ Signore manda ferro “ che don Ottorino e i suoi frequentemente inoltravano al Grande Costruttore in momenti di crisi materica. L’ingranaggio è anche un grande orologio per fare riflettere sul valore del tempo, del vero tempo, quello che dura secoli, milioni di anni e non quello spezzettato in secondi e millesimi di secondo dalla presunzione umana, atta a standardizzare ogni individuo, mettendogli a disposizione un certo numero di minuti per iniziare e portare a termine ogni azione, senza considerare che il tempo è relativo e interpretabile singolarmente in funzione del carattere personale e della cultura di ogni individuo. L’ingranaggio è dipinto perché il connubio tra tecnica e spiritualità può esistere, il ferro è composto di atomi, anche l’uomo.
  5. Il mezzo ingranaggio nella parte superiore dell’opera, sta a dimostrare che la stessa non è compiuta ed è in continua evoluzione. Possono esserci dei cali di energia, ma avanza inesorabilmente verso il suo completamento che segnerà l’inizio della costruzione di un nuovo ingranaggio.

Dicembre 97

 

                                                            Barcarolo Gian Luigi

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